Donazioni, approvata la riforma promossa dal Notariato
La riforma sulla circolazione degli immobili di provenienza donativa, inserita nel Ddl semplificazioni (Art. 44), è stata recentemente approvata in via definitiva, segnando una svolta importante per il mercato immobiliare italiano.
Proposta dal Notariato, questa nuova legge risponde a una necessità concreta, eliminando una serie di incertezze che per anni hanno frenato le compravendite e l’accesso al credito su immobili ricevuti in donazione. Una delle novità principali è la tutela rafforzata per gli acquirenti. In passato, chi acquistava un immobile ricevuto in donazione dal venditore rischiava di vederlo sottratto in futuro dagli eredi legittimari, attraverso un’azione di restituzione. Con la nuova legge, tale azione contro i terzi acquirenti viene abolita, ma senza compromettere i diritti dei legittimari, che conservano comunque il diritto di credito nei confronti del donatario per eventuali quote lese.
Questa riforma offre vantaggi immediati e significativi per il mercato immobiliare. Primo fra tutti, una maggiore sicurezza giuridica per chi acquista un immobile donato, eliminando il rischio di future rivendicazioni da parte degli eredi. Inoltre, le banche potranno ora accettare più facilmente questi immobili come garanzia ipotecaria, semplificando la concessione di mutui e ampliando le possibilità di accesso al credito. Un aspetto particolarmente utile per famiglie, giovani coppie e imprenditori che necessitano di finanziamenti per l’acquisto di immobili.
Non va sottovalutato l’impatto di questa riforma sulla dinamica delle donazioni immobiliari. Ogni anno, in Italia, vengono effettuate oltre 200.000 donazioni di beni immobili (221.000 nel 2021, 213.000 nel 2022, e 218.000 nel 2024, secondo i Dati Statistici Notarili). Numeri che testimoniano l’importanza sociale ed economica di una legge che, semplificando le procedure e rafforzando i diritti degli acquirenti, contribuisce alla crescita di un mercato più dinamico e sicuro.
Con questa riforma, si colma una lacuna normativa che, fino ad oggi, ha penalizzato la libertà negoziale dei cittadini e frenato gli scambi immobiliari. Al tempo stesso, la legge rafforza le garanzie per gli eredi legittimari, assicurando un equilibrio tra la libertà di disporre dei beni e la tutela delle quote ereditarie. Un passo in avanti verso un mercato immobiliare più fluido, sicuro e in grado di rispondere alle esigenze di una società in continuo cambiamento.
