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A Udine il mercato resta frizzante, nonostante le difficoltà

Alfonso Treppo, fondatore del Gruppo Èrato Immobiliare, recentemente ha rilasciato un'intervista al famoso quotidiano locale Messaggero Veneto, in cui analizza la situzione del mercato immobiliare udinese. 

 

«C’è sicuramente una flessione che è legata alla minore erogazione dei mutui da parte delle banche, per colpa dei tassi di interesse che sono ancora alti. Ma a Udine abbiamo registrato una diminuzione inferiore al 10%. E in questo ultimo periodo, diciamo dall'inizio del 2024, il mercato non è affatto statico, anzi è effervescente: le case con un prezzo giusto e con certe caratteristiche hanno sempre una grande richiesta».

Alfonso Treppo è l'amministratore unico del Gruppo Erato immobiliare, attivo in città e con altre 5 sedi sparse in provincia. La sua analisi non volge al pessimismo. «Adesso le abitazioni più richieste -aggiunge - sono quelle dotate di efficientamento energetico e che abbiano come prioritaria la sicurezza, quindi la dislocazione nei quartieri. Le zone che a Udine funzionano sempre e funzionano ancora di più sono il centro storico, l'area che da piazzale Osoppo arriva a piazzale Chiavris, il centro studi, il parco Moretti, via Gorizia e le vie dei Monti. Si cercano tanti piani terra con giardino o con una grande terrazza, che abbiano spazi adeguati per lo smart working, condomini che abbiano la fibra ottica già utilizzabile. Inoltre l'aspettativa di una diminuzione dei tassi ha creato una nuova primavera sulle compravendite. Il credito comunque tiene lo stesso, facciamo mutui con scadenza anche a 40 anni. In provincia il trend è positivo, i prezzi delle case sono più bassi rispetto al Veneto, in media 130, 140 mila euro».

Infine gli affitti, dove la richiesta è maggiore dell'offerta. «Il mercato degli affitti - conclude Treppo - ha un enorme problema, quello del dumping degli affitti brevi, che hanno fatto lievitare il costo di tutte le locazioni. A Udine città, per esempio, per un bicamere vuoto in un palazzo di 20, 30 anni, si possono spendere dai 600 ai 700 euro al mese, cifra a cui bisogna però aggiungere spese condominiali e utenze».

Maurizio Cescon - Messaggero Veneto


 

 

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